Ferrovie turistiche: ora disciplinate per legge

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È stata pubblicata sulla G.U. 196 del 23-8-2017 la LEGGE 9 agosto 2017, n. 128  “Disposizioni per l’istituzione di ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico”.  Il provvedimento entrerà in vigore il 7/09/2017.

La legge, il cui testo  si sviluppa in 11 articoli, è un atto atteso da tempo, in particolare dalle tante piccole Associazioni riunite nella FIFTM – Federazione Italiana Ferrovie Turistiche e Museali e dalla nuova Alleanza per la Mobilità Dolce (A.Mo.Do.), nonché dalla stessa Fondazione FS. È peraltro significativo che la legge sia stata approvata all’unanimità, a confermare la consapevolezza  trasversale che le ferrovie turistiche possono rappresentare una reale risorsa per la valorizzazione di uno specifico territorio.

L’articolo 1 individua le finalità dell’intervento legislativo:
la salvaguardia e la valorizzazione delle tratte ferroviarie di particolare pregio culturale, paesaggistico e turistico (che comprendono i tracciati ferroviari, le stazioni e le relative opere d’arte e pertinenze) e dei mezzi rotabili storici e turistici abilitati a percorrerle, nonché la disciplina dell’utilizzo dei ferrocicli.

L’articolo 2 prevede che siano classificate come tratte ferroviarie ad uso turistico, a condizione che siano comunque assicurati i requisiti di copertura finanziaria,  le seguenti 18 linee:

a) Sulmona-Castel di Sangro;

b) Cosenza-San Giovanni in Fiore;

c) Avellino-Lioni-Rocchetta Sant’Antonio;

d) Sacile-Gemona;

e) Palazzolo-Paratico;

f) Castel di Sangro-Carpinone;

g) Ceva-Ormea;

h) Mandas-Arbatax;

i) Isili-Sorgono;

l) Sassari-Palau Marina;

m) Macomer-Bosa;

n) Alcantara-Randazzo;

o) Castelvetrano-Porto Palo di Menfi;

p) Agrigento Bassa-Porto Empedocle;

q) Noto-Pachino;

r) Asciano-Monte Antico;

s) Civitavecchia-Capranica-Orte;

t) Fano-Urbino.

Questa legge contribuirà ad arricchire l’offerta di nuove  opportunità per gli appassionati del turismo lento, attento e consapevole, e al contempo dirottare flussi turistici sui tanti territori che,  fuori dai circuiti tradizionali del turismo classico, grazie ai treni storici e turistici, potranno trovare nuove occasioni di crescita sociale ed economica.
Torneremo presto ad occuparci di questo importante risultato, con nuovi approfondimenti.

Il testo completo è disponibile all’indirizzo: http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:2017;128

 

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