Il fascino del viaggio in treno, metafora della vita stessa, è immortalato da centinaia di film. Film d’azione, di avventura, thriller, ma anche di fantascienza. Film interpretati spesso da grandi attori e attrici che hanno recitato a bordo di carrozze di treni di lunga e breve percorrenza, notturni, se non di treni mitici, quali l’Orient Express.
Non sorprende quindi che Rai Movie abbia proposto il ciclo “Il grande binario”, dedicato proprio a film ambientati su questo mezzo di trasporto, che apre le porte a sorprese, avventure, misteri, incontri fortuiti. Da martedì 2 maggio 2023, in prima e seconda serata.
Martedì 2 maggio ha visto il primo appuntamento in programma alle 21.15 con “1855 – La prima grande rapina al treno” (UK 1978, The First Great Train Robbery) con Sean Connery e Donald Sutherland. Da un romanzo di Michael Crichton, che ne ha curato la regia, ispirato a una storia vera.
In seconda serata, un altro grande classico ferroviario “Cassandra Crossing” (1976) di George P. Cosmatos, con uno straordinario cast: da Sophia Loren a Richard Harris, da Ava Gardner a Burt Lancaster.
Martedì 9 maggio è andato in onda “Io non credo a nessuno” (Breakheart Pass, 1975) di Tom Gries con Charles Bronson, Ben Johnson, Jill Ireland, e a seguire “La ragazza del treno” (The Girl on the Train) del 2016, di Tate Taylor con Emily Blunt, Haley Bennett, Rebecca Ferguson, Justin Theroux. Dal romanzo di Paula Hawkins.

Martedì 16 maggio in prima serata “Assassinio sull’Orient Express” (Murder on the Orient Express, 2017), thriller diretto e interpretato da Kenneth Branagh, nei panni dell’investigatore belga Hercule Poirot. Dal celebre romanzo di Agatha Christie, pubblicato nel 1934. In seconda serata il film sudcoreano del 2016, “Treno per Busan“.
Martedì 23 maggio in programma in prima serata “L’uomo sul treno” (The Commuter), film del 2018 diretto da Jaume Collet-Serra e interpretato, tra gli altri, da Liam Neeson. A seguire “Source Code” film del 2011 di Duncan Jones, con Jake Gyllenhaal, Michelle Monaghan e Vera Farmiga.
Indubbiamente un’iniziativa apprezzabile che ci esorta al contempo a rileggere i romanzi di cui molti film rappresentano la trasposizione cinematografica, più o meno fedeli ai testi originali.
Si spera, per il futuro, in un secondo ciclo, con film dalle trame anche meno adrenaliniche.