Già a dicembre 2019 la notizia era stata annunciata dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini: “Il 2020 sarà l’Anno del Treno Turistico”.
Venerdì 31 gennaio 2020 si è di fatto aperto – nella splendida cittadina di Pistoia – l’anno del treno turistico (anche se l’inaugurazione ufficiale avverrà a fine febbraio).
Le autorità presenti, insieme al Direttore della Fondazione FS, hanno visitato il Deposito Officina Rotabili Storici e viaggiato a bordo del Porrettana Express, sulla storica linea ferroviaria Transappenninica che collega Pistoia a Porretta Terme.
Linea simbolica e strategica per la storia ferroviaria del nostro Paese poiché collegava Bologna e Firenze, prima della realizzazione della Direttissima. L’evento di fine gennaio ha dato avvio al cammino di ulteriore valorizzazione delle linee ferroviarie cosiddette minori, quale affascinante mezzo per esplorare territori poco noti ma ugualmente ricchi di storia e fascino. Anche con l’obiettivo di cercare di orientare i flussi turistici in arrivo, per decongestionare le città d’arte maggiormente visitate.
“Dopo il 2016 Anno nazionale dei cammini, il 2017 Anno nazionale dei borghi, il 2018 Anno del cibo italiano e il 2019 Anno del turismo lento è ora di promuovere un’altra forma di turismo che permetta al viaggiatore di percorrere il nostro paese in modo sostenibile e lungo le tratte storiche delle ferrovie, ammirando paesaggi magnifici e toccando località di struggente bellezza. Esistono 800 chilometri di tratte ferroviarie in disuso e abbandonate che attraversano parchi nazionali, aree protette e territori densi di storia e cultura. Nel 2020 investiremo per potenziare, promuovere e valorizzare questa forma di turismo, rispondendo all’esigenza di governare la crescita impetuosa dei flussi turistici che registreremo nei prossimi anni e che non potrà concentrarsi nelle sole grandi città d’arte, che già stanno vivendo fenomeni di sovraffollamento e che vanno tutelate. Dobbiamo promuovere un turismo sostenibile, fatto di persone che vengano in Italia a cercare le eccellenze e rispettino la fragilità del nostro patrimonio” – riportava infatti un comunicato diramato dall’Ufficio Stampa MiBACT a fine 2019.
Il ruolo di Fondazione FS
La partnership tra MIBACT e Gruppo FS Italiane rende concretamente possibile raggiungere l’obiettivo della promozione del turismo slow e sostenibile. In particolare attraverso la Fondazione FS (di cui il MiBACT è aderente istituzionale dal 2015), il Gruppo FS ha avviato nel 2014 il progetto Binari senza tempo per creare una nuova forma di turismo ferroviario, che consente di raggiungere non le solite mete convenzionali, ma luoghi di rilevante interesse culturale e paesaggistico. Il progetto, sostenuto dal MiBACT, ha permesso di riaprire all’esercizio turistico, fra gli anni 2014 e 2018, 600 chilometri di linee ferroviarie, dal nord al sud del Paese. Sono 10 infatti le linee storiche attivate, grazie alle quali è possibile visitare luoghi tra i più affascinanti e suggestivi del Belpaese, non a caso definito un grande museo diffuso. Qualche numero? I treni d’epoca della Fondazione FS hanno trasportato circa 100mila persone nel 2019 (460 eventi treno). FSI annuncia che nel 2020 ritornerà sui binari anche l’elettrotreno di lusso Arlecchino e si darà avvio al restauro del Settebello.
Sviluppo di collegamenti e intermodalità
Oltre a ciò il Gruppo FS Italiane è impegnato nel migliorare l’esperienza turistica in Italia potenziando i collegamenti in treno verso le località di medie e piccole dimensioni ad alta attrattività culturale e paesaggistica, promuovendo la mobilità sostenibile. L’orario invernale 2019-2020 di Trenitalia prevede una maggiore capillarità nelle aree urbane e dinamicità per soddisfare la domanda di viaggiatori e turisti stranieri, anche attraverso le connessioni che uniscono il treno alle altre modalità di trasporto (via aerea, via mare, ecc.).
Nel 2019 ad esempio sono stati attivati 24 progetti a favore dell’intermodalità, ulteriori 40 sono previsti nel 2020. Inoltre i treni regionali sono sempre più funzionali agli spostamenti per svago e turismo e rendono possibile proseguire l’esplorazione di un territorio in bicicletta. Le iniziative editoriali dei Travel Book, la collana Itinerari di pAssaggio e la guida per le gite scolastiche, di cui TIV ha già parlato, sono un esempio di attenzione a questa categoria di clienti.
In definitiva, FSI si candida a svolgere un ruolo sempre più strategico nell’accogliere e ridistribuire i flussi turistici in arrivo, anche orientando i turisti ad addentrarsi in territori nuovi, per attenuare il fenomeno dell’overtourism. Nonché migliorando l’accessibilità alle città d’arte e alle destinazioni di vacanza, facilitando le connessioni fra le tre porte di accesso al Paese: aeroporti, stazioni, porti.
Copyright foto: Lorenzo Marianeschi